Notizie storiche

Il primo organo di cui si ha notizia risale alla seconda metà del Settecento, probabilmente un organo portativo, rivenduto nel 1885 e nel tempo disperso.

L'attuale strumento venne collocato all'inizio del 1854 dai fratelli Giacomo e Luigi Lingiardi di Pavia; è in ordine di tempo il terzo che gli organari pavesi costruirono per le chiese di Alessandria, dopo quelli di S.Alessandro (1842, op. 63) e S.Lorenzo (1843, op. 64).

L'organo di S.Rocco è il tipico strumento dei Lingiardi di medie dimensioni, impostato su un ripieno di 16 piedi, con un'equilibrata tavolozza di registri "da concerto" e, fatto assai interessante per l'apoca, l'adozione della "cassa espressiva".

Nel 1902 lo strumento è ancora in buona efficienza e ciò ne testimonia la solidità costruttiva e la bontà dei materiali utilizzati. Alcune riparazioni vengono effettuate, su richiesta dell'organista, nel dicembre 1907 e furono condotte dall'organaro Giovanni Riboli di Crema. Nel 1939 è documentato l'intervento dell'organaro varesino Elia Gandini: in questa occasione, oltre a una generale ripulitura, vengono sostituiti alcuni registri originali (Viola bassi, Violoncello soprani, Fagotto bassi, Trombe soprani) con altrettanti di timbro violeggiante (Celeste bassi, Celeste soprani, Viola 8' bassi, Viola 8' soprani). Nel corso del medesimo intervento vengono anche eliminati i Campanelli alla tastiera e la grancassa della Banda, ad esclusione della mazza battente, del sistro dei campanelli e della relativa meccanica, tuttora conservati.

Nel 1989 venne effettuata una pulitura generale e una revisione della meccanica da parte della ditta Marin di Genova Bolzaneto, che non alterò la fonica dello strumento.

Nel 2002 la Bottega organara Dell'Orto e Lanzini ha ricevuto l'incarico di restaurare lo strumento, riportandolo nelle condizioni originali con un intervento filologico e ricostruttivo delle parti mancanti o alterate. Oltre ai tipici lavori di restauro si è provveduto al riordino del materiale fonico, sanando i pochi errori di posizione dovuti ai precedenti interventi, mentre si è provveduto alla ricostruzione su modelli Lingiardi dei quattro registri sostituiti negli interventi novecenteschi. La pulitura e la seguente messa in forma delle canne ha permesso il recupero di corista e temperamento originali, confermando uno stato di autenticità e di conservazione davvero notevoli.

Caratteristiche tecniche e disposizione fonica

Organo collocato in cantoria lignea sopra il portale di ingresso.

Facciata di 27 canne, da Fa1 del Principale bassi 8' e Principale soprani 16', in unica campata a cuspide.

Trasmissione meccanica. Tastiera di 58 tasti (Do1/La5), diatonici ricoperti in osso e cromatici ricoperti in ebano. Pedaliera a leggio di 17+2 tasti (Do1/Mi2 con 12 suoni reali) costantemente unita alla tastiera. Divisione bassi/soprani: Si2/Do3.

Registri azionati da manette a incastro poste su due colonne a destra della consolle, cartellini a stampa originali.

4 mantici a cuneo azionabili sia manualmente attraverso corde e carrucole, sia tramite elettroventilatore.

Pressione del vento: 48 mm in colonna d'acqua. 

Corista: La3 = 442 Hz a 23° C. Temperamento leggermente inequabile.

 

Disposizione fonica: 

 

14 Terzamano 1 Contrabbassi alla tastiera (16')
15 Voce umana 2 Principale soprani di 16'
16 Ottavino soprani 3 Principale bassi
17 Flauto traversiere (soprani) 4 Principale soprani
18 Viola bassi 5 Ottava bassi
19 Fagotto bassi 6 Ottava soprani
20 Trombe soprani 7 Duodecima soprani
21 Violoncello soprani (16') 8 Decima V
22 Flauto in ottava 9 Decima IX
23 Cornetto a tre voci (XII, XV, XVII) 10 Vigesima II eVI
24 Timpani 11 Vigesima IX doppia
- vuoto 12 Trigesima III eVI
- vuoto 13 Contrabbassi (16' + 8')

 

Accessori:

2 pedaloni a destra della consolle per Tiratutti di Ripieno e Combinazione libera.

Alla pedaliera: Terzamano, Rollante (a quattro canne).

2 pedaloni sopra la pedaliera: Cassa espressiva, Banda (grancassa, sistro, campanelle).

5 pedaleve per: Ottavino soprani, trombe soprani, Violoncello soprani, XII soprani, Fagotto bassi

Fulcrato alla registriera del Tiratutti di Ripieno: Tutti.

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