Dati tecnici e disposizione fonica
L’organo collocato in Cornu Evangeli nella Cattedrale di S. Maria Assunta, è stato costruito dal napoletano Liborio Grisanti nel 1768. Una scritta a matita, vergata alla base della lesena sinistra della cassa, ne testimonia la paternità.
Lo strumento è stato posto nella sede attuale dai Fratelli Serassi di Bergamo nel 1835 (contemporaneamente alla costruzione di un nuovo organo) e restaurato dai medesimi nel 1865. L’organo è stato oggetto di ulteriori interventi di manutenzione ad opera dei maestri che ebbero cura di entrambi gli strumenti, sino all’epoca del Gandini attorno al 1920. Da testimonianze orali risulta essere in uso sino alle soglie del secondo conflitto mondiale.
Dalla lettura dei contratti stipulati per la costruzione dell’organo Grisanti, risultano mancanti i “Tromboni ai pedali” (probabilmente posti a sinistra del somiere maestro) e le Trombe al manuale (spezzate in bassi e soprani) sostituite da Viola Bassi e Flauto Traverso -di fattura serassiana, così come tastiera, pedaliera e registratura con manette ad incastro-.
I rimanenti registri sono opera al Grisanti ad eccezione di poche decine di canne spurie sostituite in occasione degli interventi sopra citati, che sono state espunte e ricostruite in occasione dei recenti lavori di restauro, in quanto del tutto estranee alla tipologia costruttiva del Grisanti.
Lo strumento è racchiuso entro una monumentale cassa lignea indipendente. Il prospetto è formato da 33 canne in stagno (delle quali sei mute), distribuite a cuspide in tre campate; presenta bocche con andamento contrario alla sommità delle canne, profilo piatto e labbri superiori a mitria. La canna maggiore è di otto piedi, ed è l’unica con labbro superiore sagomato a scudo gotico.
La tastiera, posta in finestra sotto il prospetto, conta 54 tasti con estensione Do1-Fa5. I tasti diatonici sono coperti in osso. I cromatici sono realizzati in legno da frutto tinto nero sormontati da lastrina d’ebano.
La divisione fra bassi e soprani è posta tra Si2 e Do3. La pedaliera è del tipo a leggio, conta 17 pedali Do1-Mi2, con ambito sonoro di sole 12 note reali.
Le meccaniche sono del tipo tradizionale, con la tastiera sospesa ai ventilabri; presentano catenacci forgiati in ferro e legati in ottone su tavole di pioppo.
I registri sono comandati da manette a incastro legno poste su una colonna a destra dell'organista. I cartellini sono di fattura serassiana.
A lato della consolle è posto il pedalone per il Ripieno.
Il somiere è del tipo a tiro, costruito in noce ed armato in ottone. I ventilabri sono ad apertura frontale. Il crivello è in legno, con bocche generalmente soprastanti.
La manticeria è costituita da quattro mantici a cuneo, movibili tramite corde, posti nel basamento.
Disposizione Fonica
PRINCIPALE BASSI E SOPRANI [I]
PRINCIPALE BASSI E SOPRANI [II]
OTTAVA BASSI
QUINTA DECIMA
DECIMA NONA
VIGESIMA SECONDA
VIGESIMA SESTA
VIGESIMA NONA
OTTAVA SOPRANI
FLAUTO IN 8.A B. S.
FLAUTO TRAVERSO
CORNETTO A TRE CANNE
VOCE UMANA
VIOLA BASSI
CONTRABASSI CON OTTAVA
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