Dati tecnici e disposizione fonica

La chiesa di S.Eusebio era dotata di un organo almeno dai primi anni dell’Ottocento, ne dà notizia De Gregory nella sua Istoria delle vercellese letteratura ed arti edita nel 1842. Alla voce “Bruna” l’organo di Moncrivello è ricordato tra le opere più meritevoli degli organari in terra vercellese. La sua costruzione è inquadrabile attorno al 1804, dopo l’organo di Alice Castello. Di questo strumento non sopravvivono che alcuni florilegi riutilizzati nella cassa attuale.

Nel 1861 Camillo Guglielmo Bianchi collocò un nuovo organo di 36 registri e di oltre 1500 canne, una ricca batteria di ance e tutti i classici timbri dell’organaria ottocentesca. Negli anni lo strumento è stato riparato dall’organaro genovese Domenico Tagliafico, allievo del Bianchi, in seguito ai danni di un fulmine. Giunto ai nostri tempi praticamente intatto, lo strumento è stato restaurato nel 1994 dalla bottega organara Dell’Orto e Lanzini.

Facciata di 35 canne, da Do1 del Principale 8’ bassi e 11 canne, in campata unica a cuspide con ali a stagno.

Tastiera di 61 tasti (Do1/Do6), diatonici ricoperti in osso e cromatici in ebano. Pedaliera a leggio di 21 tasti (Do1/Sol#2 di 12 suoni reali) costantemente unita alla tastiera con meccanismo di distacco. Registri azionati da manette a incastro su due file a destra della consolle.

Trasmissione meccanica; divisione bassi/soprani: Si2/Do3. 3 mantici a cuneo azionati mediante elettroventilatore.

Pressione : 47 mm in colonna d’acqua. Corista La3: 450 Hz a 20° C. Temperamento equabile.

Disposizione Fonica

Accessori:

2 pedaloni a destra della consolle per Tiratutti di Ripieno e Combinazione libera.

10pedaletti sopra la pedaliera per: Distacco dei tasti, Campanelli, Cornamusa, Violoncello soprani, Fagotto

bassi, Tromba soprani, Corno inglese soprani, Ottavino, Uccelliera.

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